Il dolore e la rabbia
Il presidente dell’ associazione dei familiari delle vittime di Pescara del Tronto del sisma del centro Italia del 24 agosto 2016, Patrizia Marano, ha espresso questa mattina la vicinanza ed il cordoglio con le famiglie colpite dall’ immane disgrazia per il crollo del ponte Morandi a Genova.
“Comprendo più di ogni altro il vostro dolore”, ha affermato, “conosco , purtroppo, la sofferenza fisica e l’ angoscia che si prova, non posso, ora, che stringervi in un abbraccio d’amore trasmettendovi il nostro affetto”.
“Oggi è il momento del cordoglio, ma il dolore resterà per sempre in quelle famiglie”, ha proseguito Sergio Giangregorio, segretario generale dell’ associazione, “ed oltre il dolore rimane la rabbia per una tragedia che doveva essere evitata. Da domani inizierà il dibattito ingegneristico sul ponte crollato come fu fatto per il terremoto, dove anche le case antisismiche vennero inspiegabilmente polverizzate dal sisma mentre avrebbero dovuto, se pur gravemente lesionate, almeno rimanere in piedi. Nel frattempo i cittadini continueranno a subire, nessuno si ribellerà se non chi ha perso le persone care e non arriveranno mai cambiamenti sostanziali. È la natura della politica di questo paese dove i nostri rappresentanti non hanno mai avuto il senso collettivo della Cosa pubblica. Il disastro di Genova non è avvenuto per un destino crudele! L’ Italia sta perdendo lo status di nazione per tornare ad essere soltanto una dimensione geografica”.